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Ripeto spessissimo che il gioco è un’attività fondamentale per il benessere del gatto a tutte le età.

Ma molto spesso mi viene detto: “io ci provo, ma il mio gatto non gioca”.

Mmhh. Sicuro che sia cosi?

In realtà OGNI GATTO GIOCA, dobbiamo solo scoprire “come”. A questo proposito, facciamo delle riflessioni insieme.

  • La convinzione che al nostro gatto non interessi giocare deriva molto spesso dal fatto che abbiamo provato a fare un’attività ludica (lancio della pallina, canna da pesca) e lui non ha mostrato interesse. Ci siamo dunque convinti che a lui non interessi il gioco nella sua totalità. In realtà il nostro gatto ci ha fatto semplicemente capire che non gli piace UNA tipologia di gioco (nello specifico quella che gli abbiamo mostrato). Ma abbiamo provato a sperimentare con lui altri giochi? o ancora: abbiamo provato a giocare in maniera diversa?
  • La prima cosa da fare, sempre, infatti è mettersi ad osservare il proprio gatto per capire cosa gli piace. Non tutti i gatti giocano allo stesso modo e non a tutti i gatti piacciono gli stessi giochi! Ci saranno gatti che amano i giochi più fisici e performativi (correre, saltare) altri invece che si divertiranno ad osservare per ore una falena che si muove. Al vostro arco dovete avere più frecce, ed usarle tutte. Proponetegli varie forme di gioco e guardate quale lo stimola maggiormente

gatto gioco

  • Attenzione anche ai falsi miti e ai pre-concetti sul gioco. Molte persone affermano che il loro gatto non giochi semplicemente perchè non lo vedono correre come un pazzo per tutta la casa. Ma il gioco per il gatto non è solo performance. Ricordatevi che il gatto gioca anche quando resta immobile ad osservare una finta preda che si muove sotto il tappeto…
  • Infine ricordiamoci sempre che il gioco è un’attività dedicata. Che significa? che occorre essere presenti nell’attività che stiamo facendo insieme al nostro gatto. Dobbiamo esserne coinvolti e divertirci noi stessi. Niente giochi distratti mentre stiamo parlando al telefono. Niente giochi fatti solo “per dovere”…

E poi occorre saper giocare con il gatto. Ma questa è un’altra storia. Ve la racconto in un prossimo post (nel frattempo se mi vuoi seguire su Instagram ti aspetto anche lì)

 

 

 

 

 

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