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Regola numero 1. Quando giochi con il gatto “Be the mouse”: “sii il topo”.

Ma che significa?

Quando i comportamentalisti suggeriscono ai proprietari di aumentare le sessioni di gioco con il proprio gatto spesso si assiste ad un semplice aumento della quantità di tempo con cui, distrattamente, il Pet Owner strattona in aria la cannetta da pesca.

Ma questo non è “giocare” con il gatto.

Il gioco ha le sue regole: la disponibilità di tempo è senza dubbio un pre-requisito essenziale per iniziarlo ma non basta.

Occorre la nostra presenza, nel “qui e ora”. Il nostro coinvolgimento infatti deve essere totale e se stiamo simulando un gioco predatorio io non mi devo limitare a fare finta di essere il topo…io devo ESSERE un topo.

Mi nascondo, ho paura, corro, mi fermo, sono raggiunto, faccio il morto….usate la fantasia, divertitevi e mettete via i telefonini.

Il gioco è e deve essere un’attività dedicata: non solo nel senso che è adibito ad un compito specifico ma, come richiama l’etimologia, deve prevedere un concedersi all’altro. Dedicare significa darsi completamente.

Il gioco per essere un momento ludico in cui si costruisce anche una Relazione deve essere così: altrimenti è solo ginnastica.

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