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Ebbene si, la pipì del gatto (soprattutto nei gatti maschi) può essere un indicatore importante del suo stato di salute. E’ dunque molto importante prestare attenzione ad alcuni sintomi che in primo momento possono essere considerati banali.

I comportamenti del gatto che meritano la nostra considerazione sono: andare in cassettina molto frequentemente oppure non andarci per niente, urinare in giro per casa, miagolare durante l’emissione di pipì, trovare macchie di sangue nella lettiera o nella pipì stessa.

Tutti questi sintomi, molto diversi da loro, fanno parte di quello che i veterinari chiamano Sindrome Urologica Felina (FUS). La Fus non è una malattia specifica quanto, piuttosto, un insieme di disturbi che colpiscono le basse vie urinarie del gatto (uretra, vescica). Se non trattati TEMPESTIVAMENTE e approfonditamente queste condizioni patologiche possono portare anche ad esiti anche fatali, soprattutto nei gatti maschi che per conformazione anatomica presentano le vie urinarie molto soggette ad eventuali blocchi renali.

E’ dunque davvero molto importante osservare con attenzione le abitudini di eliminazione del proprio gatto: alterazioni o modifiche del comportamento dovranno metterci in allarme e convincerci a contattare subito il nostro veterinario.

Fondamentali, sia come prevenzione sia durante un sospetto di Sindrome Urologica Felina, sono gli esami delle urine. Infatti anche ai gatti è possibile  far analizzare la loro pipì, al fine di identificare la presenza di cristalli, renella, alterazioni del ph o addirittura calcoli.

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Come riuscire a prendere la pipì del proprio gatto?

La buona notizia è che è un’operazione molto meno complicata di quanto si pensi.

Innanzi tutto dovete munirvi di un raccoglitore per le urine (quelli che si comprano per noi vanno benissimo). Io vi consiglio quelli a barattolino rispetto a quelli a provetta (il perchè ve lo spiego fra poco).

Ci sono due metodi più comuni per raccogliere il liquido:

1- il mio preferito, quello che uso praticamente sempre e mi trovo benissimo: inserisco delicatamente un piattino di plastica sotto il sedere del mio gatto appena si accuccia per urinare (oppure potete mettere un pezzo di cotone). La pipì cadrà nel piattino (o inzupperà il cotone) e a quel punto non resterà che travasare dal piattino al barattolino (oppure strizzare il cotone): ecco perchè un’apertura più ampia del barattolini è più comoda e congeniale rispetto alla provetta, che ha un diametro più stretto.

2- un altro metodo che alcune persone usano è quello di tenere la lettiera vuota oppure riempirla con materiali che non assorbono l’urina (come fagioli secchi o lettiere apposite) in modo da far si che la pipì si raccolga in fondo alla cassetta e che poi possa essere facilmente travasata.

Qualunque sia il metodo che scegliate è comunque un’esame molto semplice, poco invasivo e anche abbastanza economico. Tenetelo presente quando andate al controllo annuale dei vostri mici!

 

 

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